Mi dovetti allontanare dal mio luogo natio per ragioni di inquinamento. Dicevano che l'uomo avesse iniziato a sacrificare il mare, per i propri interessi.
Tranquillo, giacevo sul fondo dell'oceano, attento alle reti delle pescatrici. Lì conobbi molte creature curiose, tra cui anche leggendarie sirene, che, seppur fossero ammalianti ed avessero una voce divina, nascondevano una natura alquanto ambigua e malefica. Sotto il mio sguardo, molti marinai furono sopraffatti dal loro tranello estetico.
Era passato molto tempo da quando l'uovo si era schiuso. Spesso avevo cambiato involucro e ciononostante avevo sviluppato un carapace sempre più resistente al mondo esterno, ma a quanto pare nulla poté contro di te.
Non avevo previsto il nostro incontro ed ancora meno ciò che poteva succedere alla mia testa, o meglio, al mio cuore. Le mie sensibili antenne non percepirono ciò che celavi dietro ai tuoi comportamenti.
Mi seducesti con il tuo sinuoso andamento laterale ed il tuo colore aureo. Dopo varie danze in tua compagnia, mi accolsi nella tua tana. Non feci mai un errore più grande.
Prima di procedere alla mia macabra esecuzione, mi guardasti con i tuoi meravigliosi occhi assassini. Rispecchiavano un lato umano che tenevi rinchiuso in una prigione. Avevi buttato via la chiave.
Mi stritolasti con le tue chele, o donna granchio. Il colpo decisivo calò come una cinica ghigliottina. Decapitasti ciò che per un breve lasso di tempo ti amò.
Ora non sono altro che una carcassa, depositata nei meandri di un abisso, buona solamente ad alimentare organismi inferiori che non sanno andare oltre all'istinto di sopravvivenza.
Tranquillo, giacevo sul fondo dell'oceano, attento alle reti delle pescatrici. Lì conobbi molte creature curiose, tra cui anche leggendarie sirene, che, seppur fossero ammalianti ed avessero una voce divina, nascondevano una natura alquanto ambigua e malefica. Sotto il mio sguardo, molti marinai furono sopraffatti dal loro tranello estetico.
Era passato molto tempo da quando l'uovo si era schiuso. Spesso avevo cambiato involucro e ciononostante avevo sviluppato un carapace sempre più resistente al mondo esterno, ma a quanto pare nulla poté contro di te.
Non avevo previsto il nostro incontro ed ancora meno ciò che poteva succedere alla mia testa, o meglio, al mio cuore. Le mie sensibili antenne non percepirono ciò che celavi dietro ai tuoi comportamenti.
Mi seducesti con il tuo sinuoso andamento laterale ed il tuo colore aureo. Dopo varie danze in tua compagnia, mi accolsi nella tua tana. Non feci mai un errore più grande.
Prima di procedere alla mia macabra esecuzione, mi guardasti con i tuoi meravigliosi occhi assassini. Rispecchiavano un lato umano che tenevi rinchiuso in una prigione. Avevi buttato via la chiave.
Mi stritolasti con le tue chele, o donna granchio. Il colpo decisivo calò come una cinica ghigliottina. Decapitasti ciò che per un breve lasso di tempo ti amò.
Ora non sono altro che una carcassa, depositata nei meandri di un abisso, buona solamente ad alimentare organismi inferiori che non sanno andare oltre all'istinto di sopravvivenza.
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