venerdì 10 febbraio 2012

Il Mare

[10 Settembre 2009]

Il Mare,
Simbolo della trasgressività, rappresenta gli infiniti ragazzi che ogni anno vi si recano per vantarsi del proprio fisico, per rimorchiare e per lasciarsi andare in lunghe notti di fuoco. Al contempo è la pura icona dell'amore. Ha ispirato i più illustri poeti di tutti i tempi che, nei secoli, si sono susseguiti tramandandoci sentimenti e sensazioni che vanno al di là della nostra malleabile percezione terrena e sensitiva.
Come faccio quindi a guardare uno spettacolo naturale del genere e non pensare a te? "Di fronte al mare la felicità è un'idea semplice" disse uno scrittore francese ma il mio amore per te è come il mare, ne vedo l'inizio ma mai la fine. Qui purtroppo quasi ogni cosa sembra idea della tua bellezza, ovverosia imitazione di ciò che è l'Iperuranio, tu sei per me come l'Iperuranio tanto discusso da Platone, la perfezione.
Il Sole mi ricorda i tuoi fantastici capelli che, biondi e lucenti, mi riscaldano il cuore quando i raggi solari li colpiscono, creando un'esplosione di sfumature di colori caldi che attirano il mio sguardo, distraendomi da questa futile realtà.
La Sabbia, un elemento così semplice prodotto dall'erosione secolare delle rocce, viene imitata dalla mia situazione: tu hai deciso di non raccoglierla per farci uno specchio millenario che ti avrebbe accompagnato nelle tue giornate cercando di riflettere interamente la tua bellezza, ma l'hai lasciata lì al proprio destino, lasciando che la gente ed il vento la trasportassero altrove. Frammenti microscopici di rocce che hanno avvolto il corpo di miliardi di persone, ed hanno assaporato anche il tuo ora volteggiano nell'aere salino facendomi sentire il tuo profumo ad ogni passo, anche se non ci sei.
A volte invidio i Molluschi ricoperti da un guscio, bivalvi o poliplacofori che siano, che abitano queste acque immense e burrascose, in quanto sembrano freddi ed insensibili a ciò che accade loro intorno, non curandosi mai di nulla se non alla loro sopravvivenza, sempre rinchiusi in quel loro involucro che il più delle volte riesce a proteggerli dalla crudeltà della natura, ma soprattutto da quella umana.
Dicono che se prendi una bella Conchiglia e la porgi al tuo orecchio riesci a sentire il rumore del mare. L'unica cosa che io sento però è la tua voce. Candida e melodiosa si ripercuote sul mio timpano, come quando le onde accarezzano la riva del mare.
L'Acqua, archè secondo Talete, ricopre la maggiorparte della superficie terrestre. Oggi qui su quest'isola di militari è verde smeraldo che riitorna al mio colore preferito, il simbolo della speranza. Sono cosciente però che ciò che vedo non è reale. E' risaputo infatti che l'acqua è trasparente e che il colore del mare dipende solamente dalla profondità di essa.
Un altro giorno sta finendo, un'altra estate è in procinto di terminare. Il tempo delle riflessioni sta scemando lentamente, finirà solamente quando anche l'ultimo granello di sabbia cadrà dall'enorme clessidra dell'amore, in quanto vivere di ricordi è come tentare di fermare l'orologio ed io di contrastare
il "Tempus Edax" non ho più testa.



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