[4 Luglio 2011]
Stavo marciando coi fratelli 'n radura, quando c'imbattemmo in una strana creatura. Una donna dormiva sdraiata sul fianco; forse ho sognato, ero stanco. Ella indossava una verde veste: mimetizzavasi con l'alta erba agreste. Gli occhi suoi, sbarrati, eran nebbia; bianchi esalavano solida superbia. Ardenti e fiammeggianti avea i capelli, carezzavan la pelle come lunghi coltelli. A terra, arrugginita, v'era una corona, reminiscenza d'un passato che non perdona. Era Bel Paese prima della decadenza, ora stivale smembrato ai limiti della decenza. Gli aurei tempi son sfioriti; onore e gloria con lei sopiti. Non mostrare più 'l candido seno, d'intelletto dev'esser tinto un futuro sereno.
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