martedì 3 aprile 2012

Trapasso forzato, rinascita sublime

"Big Cats", Sylvie Blim
[5 Novembre 2011]


Era il primo giorno della mia nuova vita da universitario. Poco prima avevano gettato l'ultima palata di terra dove il mio cuore da soldato giaceva. Entrai nell'Aula 1 e mi sedetti per assistere la lezione di chimica generale inorganica. Ero circondato da facce sconosciute; ognuna di esse raccontava una storia diversa. Pur non perdendomi neanche una parola di ciò che il professore diceva, la mia mente era altrove, vagava sconsolata nel mare della malinconia. Tutto ad un tratto qualcosa cambiò. Nell'altra ala della stanza, seduta, vi era una leonessa che, fulmineamente, mi azzannò. Irrazionalmente ebbi un lieve tremore, forse dovuto all'elettricità che il colpo mi aveva trasmesso. La lezione finì ed io, ancora confuso, uscii nella giungla urbana per cercarla: era fuggita. Giorno dopo giorno la storia si ripeté ancora, amareggiandomi. Ma poi ecco. Lasciò un impronta informatica che non persi tempo a raccogliere. Le mie convulsioni di idiozia da quel momento si aggravarono, segnando gravemente i miei pensieri, ma soprattutto le mie sensazioni. Non riesco più a liberarmi di quei sorrisi che mordono le mie sinapsi, anche perché sono sorrisi familiari, come se ne avessi già fatto esperienza in una vita passata dove forse ero felice con lei.

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