venerdì 10 febbraio 2012

La Montagna

[27 Dicembre 2009]

Idioma della solitudine, immagine della tranquillità ed allo stesso tempo idea della grande potenza della natura. La Montagna è mozzafiato. Grandi masse rocciose si ergono all'improvviso, imponendosi alla visuale dello spettatore. La bianca neve riflette la luce accecante del Sole, trasformando la conformazione minerale in qualcosa di divino. “Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.” Spettacolare. Questo è quello che la gente pensa quando distogliendosi dai propri affari si affaccia sulla realtà. Una realtà fantastica, coesistente purtroppo al dolore. Turlupinati da manie di protagonismo, spinti da questa immensa bellezza o dalla ricerca dell'io interiore, generazioni e generazioni di uomini hanno perso la vita durante escursioni, scalate o discese, chi inumato da una valanga, chi per error proprio. Rosso è il sangue che tinge la neve e che scende per i ghiacci. Oltre al ricordo, di molti di loro oggigiorno non c'è più nulla. L'amore per questo paesaggio si mescola con il loro sangue. L'attrazione fatale è inesorabile. Guide, alpini, uomini, non rinunceranno mai al pericolo, pericolo per cui vale la pena rischiare la vita. L'amore per ciò che piace può portare l'essere umano al di là della ragione, obnubilandolo. Ecco che la montagna si personifica nella donna. Serenità, dolcezza, melodia celano una faccia demoniaca, quella che nessuno vorrebbe sperimentare. Cadendo nel baratro dell'amore ti affidi a lei, ti fidi di lei. Quando tutto inizia a non andare come previsto, la tua caduta diventa vorticosa: ti lascia cadere. L'illusionista più bravo del mondo porta l'illuso a fare ciò che vuole, ed è così che anche l'eremita più solitario viene punito. Inizia la primavera, la neve si scioglie. Gli scheletri nell'armadio iniziano a sbucare ovunque ed è lì che capisci che è ora di rincominciare. Una rinascita lunga e difficile, torturata dalle spine dei cardi ma sedotta dal dolce profumo delle primule. Un nuovo giorno è sorto. E' l'ora di crescere.





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