lunedì 13 febbraio 2012

Mutazione


[20 Marzo 2011]


Mi nutro ogni giorno di cause arricchite:
lentamente mi trasformano dal più profondo.
Costantemente il mio cuore purga i dolori;
il mio cervello li cataloga per schivare nuove sofferenze.

Indosso sempre una maschera diversa che poi diventa obsoleta.
Infiammo gli involucri. Le metamorfosi si susseguono.
Non striscio più sulla dura terra, bensì sui mari voluttuosi,
scosso dagli eventi, tendo alla verità assoluta.

Contemplavo i gelidi cristalli: si sono sciolti.
Acque fresche scorrono, lontano.
Stolti! Il fiume non è sempre lo stesso.
Mano ci indichi la strada: attraversiamo.

Disserro il piramidale armadio della vita e
noto con flebile appagamento che è vuoto.
Lo rinnovo con leggere armature di ferro,
mi getto alle spalle le pesanti vesti di loto.

Ahi passato infame! Più ti rinnego, più mi cogli.
Come le onde del mare si infrangono sugli scogli,
i fatti bussano alla porta con un martello.
Le memorie convogliano nel cuore, imputridite dal cervello.

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