domenica 12 febbraio 2012

Paradiso Artificiale

[24 Ottobre 2010]

Quella sera andai a letto con lei nella testa. Pensavo ai suoi occhi, ai suoi capelli, alle sue labbra. Mi addormentai. Caddi in una dimensione buia. Spazio e tempo erano entità a parte che si autodelineavano le proprie leggi di volta in volta. Vedevo nero, nero e ancora nero. Ma ecco. Lei mi apparve in tutta la sua magnificenza. Non capivo. Era lei e non allo stesso tempo. La sognavo, a colori sfalsati. Le sue forme armoniose corrispondevano a quelle reali, o a quella che comunque io ritenevo realtà. Ad un certo punto sentii un leggero torpore. Mi svegliai. Quando aprii gli occhi la vidi. Una visione angelica. La vidi davanti al muro bianco. Allora compresi. Si trattava di mera scienza. Colori complementari li chiamavano. Lei era bellissima. Ringraziai il Sommo Architetto Creatore dell'Universo di averla creata, ma soprattutto di avermi fatto questo immenso regalo. Se prima eravamo lontani, ora mi bastava chiudere gli occhi per un attimo e farla apparire sempre con me.



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